C’è una favola che descrive il giardino storico del Villino come un luogo magico
…dietro al cancello arrugginito della casa ormai disabitata,
nella macchia di verde intenso delle piante,
ogni giorno si davano convegno gli uccelli del paese
per un rumorosissimo scambio di idee.
Così succedeva che gli acuti delle diverse specie
si fondessero con la luce solare nei rossi tramonti.
Una musica colorata che penetrava persino tra i fitti rami dei cipressi.
Il Giardino, di circa 1500 metri, si estende su un ampio terreno un tempo coltivato a vite attraversato da vialetti in pietra. Molte delle piante preesistenti sono state conservate: i cipressi, un pergolato d’uva, i melograni, l’alloro, il rosmarino, gli alberi da frutto. In questo scenario bene s’intonano i nuovi inserimenti: rose di varie qualità, iris, ortensie ed edere che arricchiscono di emozioni profumate le passeggiate ed i pensieri.
Oggi Il Villino è rinato sulle suggestioni poetiche di un luogo riservato e accogliente. Cinguettii e colori svolazzano nel grande giardino e nelle stanze dell’hotel.
A rinfrescare il giardino sgorga l’acqua della Fontanella di Francesca da Rimini, una piccola scultura ideata dal poeta Tonino Guerra, ispirata alle vicende amorose di Paolo e Francesca.
Con l’arrivo della primavera il giardino diventa lo spazio ideale per la colazione ed il relax.